
Indice proposto nell’ambito del progetto „Mediazione per l’accoglienza“ Consorzio Erasmus Plus 2021-1-IT02-KA121-SCH-000012059: Obiettivi: 1, 2, 3, 5
È allarme nel Mezzogiorno mentre l’Emilia-Romagna riconquista il primato di regioni più virtuosa nel fronteggiare il maltrattamento all’infanzia. Tra i giovanissimi boom di accessi nei pronto soccorso per tentati suicidi, depressione e disturbi del comportamento alimentare. In crescita i reati contro i minori. In aumento anche la violenza domestica sulle donne.
Il maltrattamento all’infanzia rimane un problemaparticolarmente grave e pervasivo in seno alla società che produce conseguenze drammatiche sulla salute dei maltrattati nel breve e nel lungo termine, sul loro equilibrio psico-fisico e, più in generale, su tutta la comunità. Gli ex bambini maltrattati diventano adulti che vivono con un pesante fardello di dolore che spesso scaricano sui propri figli, generando un circuito vizioso di trasmissione intergenerazionale, che solo un intervento esterno può interrompere. La violenza contro i minori è quindi un fenomeno sistemico che non può essere ricondotto esclusivamente a dinamiche relazionali familiari ma che rappresenta un grave problema di salute pubblica, prima, durante e dopo la pandemia e che richiede un approccio globale[1].
[1] Anche l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, obiettivo 16.2, raccomanda di «porre fine all’abuso, allo sfruttamento, al traffico di bambini e bambine e a tutte le forme di violenza e tortura nei loro confronti».