La battaglia di Giulio per rendere le scienze accessibili alle persone con disabilità visive – Festival dei Diritti Umani

La battaglia di Giulio per rendere le scienze accessibili alle persone con disabilità visive

di Elisa Gianni

 

Giulio Berretta, 30enne, è un insegnante di chimica e fisica ipovedente. Lavora nelle scuole superiori della sua provincia, Terni, dove tiene lezioni in classe e nei laboratori. Conduce esperimenti, maneggia acidi e reagenti, ma soprattutto è capace di inventarsi strumenti come i Voice Instruments, dispositivi in grado di vocalizzare segnali e misure, fondamentali per le persone con disabilità visiva che vogliono studiare e lavorare in campo scientifico.

Da tre anni Giulio Berretta conduce pure una battaglia legale per vedersi riconosciuto il diritto a svolgere il proprio lavoro in maniera autonoma.

Nel 2016, un istituto per cui lavorava gli chiese di dotarsi di un tutor, un assistente – peraltro a proprie spese – per continuare a svolgere il laboratorio con gli studenti. Giulio ha detto no, forte della sua esperienza di docente, e del giudizi della ASL e della Commissione del Lavoro che hanno dichiarato Giulio idoneo all’insegnamento.

 La storia e le invenzioni di Giulio Berretta segnano un passo importante nella battaglia per il diritto allo studio delle persone con disabilità.

Non sono poche infatti le barriere all’apprendimento per i ragazzi e le ragazze con disabilità sensoriali visive (3677, nel 2017), specie per quanto riguarda le materie scientifiche. Gli ausili disponibili sul mercato (come i testi in Braille o il cubaritmo) non sono in grado di coprire tutte le discipline e per gli studenti e le studentesse ciech* o ipovedenti fare, ad esempio, degli esperimenti in laboratorio in piena autonomia è spesso impossibile. Secondo i dati 2013 dell’Istat, a fronte di 326mila persone con disabilità sensoriale visiva nel nostro Paese, solo il 4,4% aveva conseguito una laurea, e l’83,9% aveva interrotto gli studi dopo la licenza media. Nel report sull’inclusione scolastica nell’anno scolastico 2018/2019, l’ISTAT solo il 2% delle scuole dispone di tutti gli ausili senso-percettivi utili a muoversi autonomamente, come segnali acustici per non vedenti, segnalazioni visive per sordi e non udenti, mappe a rilievo e percorsi tattili.
— Leggi su festivaldirittiumani.it/la-battaglia-di-giulio-per-rendere-le-scienze-accessibili-alle-persone-con-disabilita-visive/

Pubblicato da Marzia Vacchelli

Docente di Lingua e Cultura Tedesca presso il Liceo Veronica Gambara di Brescia; Teacher Trainer per la Rete Scuole Ambito n.6 Lombardia (Brescia, Hinterland e Val Trompia), Docente esperta e Media Education Manager presso CREMIT di Milano; dottoranda in Letterature Comparate presso FAU Erlangen/Nürnberg.

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