Dal 12 luglio 2025, le Domus de Janas della Sardegna sono state ufficialmente riconosciute Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO; altrimenti conosciute come “case delle fate”, le domus de janas sono tombe scavate nella roccia che testimoniano le pratiche funerarie, le credenze religiose e l’evoluzione sociale delle comunità neolitiche sarde.
Il sito è costituito da un insieme di 17 sepolture e necropoli ipogeiche risalenti ad un periodo compreso tra il Neolitico Medio e l’Età del Bronzo (V-III millennio a. C.); queste strutture si trovano sparse in tutta l’Isola, in particolare nella parte centro-settentrionale, verosimilmente associate a insediamenti e villaggi, oltre che a luoghi di culto.
Per il mese di agosto, il Ministero della Cultura, attraverso l’account Linkedin, esplora tutti i 17 siti riconosciuti dall’UNESCO, in un viaggio fotografico alla scoperta del valore archeologico e culturale della tradizione funeraria preistorica della Sardegna, che ha valso all’Italia il primato quale nazione con il maggior numero di siti UNESCO al mondo.










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