
Ciclo di incontri gratuiti proposti nell’ambito del progetto „Mediazione per l’accoglienza“ Consorzio Erasmus Plus 2021-1-IT02-KA121-SCH-000012059: Obiettivi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 9.
FEM, Fondazione Collegio San Carlo di Modena, il Centro Interdipartimentale DHMoRe e AGO hanno ideato una rassegna in 5 appuntamenti.
Un innovativo progetto che unisce storia, cultura e tecnologia reso possibile dalla piattaforma digitale Lodovico. Un viaggio virtuale e un percorso didattico alla scoperta degli scritti e delle pagine digitalizzate dell’Archivio della Fondazione San Carlo.
LE DIGITAL HUMANITIES
Cinque incontri per affrontare, in chiave didattica, metodi e approcci derivanti dalle Digital Humanities, con affondi su alcuni dei principali filoni di ricerca in questo ambito, tra cui la Digital Public History e la biblioteconomia digitale. Metodologie tipiche del service design faranno da sfondo per la co-progettazione condivisa di applicazioni ed esperienze educative.
GLI INCONTRI
Ciascun appuntamento si compone di due momenti. Il primo è un dialogo-racconto dei contenuti e delle storie presenti all’interno degli scritti digitalizzati. Il secondo, di natura laboratoriale e interattiva, si rivolge a docenti, studenti e formatori per costruire insieme applicazioni ed esperienze educative partendo dalle storie narrate nella prima parte.

8 FEBBRAIO 17 -19
COME NASCE UN CONFLITTO
LA GRANDE GUERRA NELLE MEMORIE DEL COLLEGIO
Attraverso le pagine digitali di Pietro Costa Giani, analizzeremo aspetti del coinvolgimento del Collegio, dei suoi studenti e insegnanti nell’ampio contesto del primo conflitto mondiale. I risultati diventeranno parte di attività didattiche interdisciplinari: utilizzeremo piattaforme e strumenti delle Digital Humanities per far interagire vicende della micro e della macrostoria.

28 FEBBRAIO 17-19
SOPRA UNA PANCA
PICCOLE STORIE, MOLTE FONTI
Ricostruiremo, grazie al patrimonio archivistico della Fondazione Collegio San Carlo, 150 anni di storia di un pezzo di legno sagomato e dei suoi diversi – talvolta sorprendenti – utilizzi. Le vicissitudini di una panca ci condurranno ad un lavoro sull’importanza delle fonti online (patrimonio, archivio, OPAC) e del loro confronto per ricostruire la storia e le storie di oggetti significativi, del passato e del presente.

4 APRILE 17-19
IL DUCA BORSO
LA SATIRA A MODENA A INIZIO NOVECENTO
Umberto Tirelli, celebre disegnatore e caricaturista del giornale satirico Il Duca Borso, si formò nelle aule del Collegio, spesso toccate dal tema della satira. Traendo spunto dalla mostra “Umberto Tirelli. Caricature per un teatro della vita”, organizzata dal Museo Civico di Modena, si ripercorrerà il legame tra l’artista, le sue creazioni e il Collegio San Carlo, nonché il delicato rapporto tra satira e istituzione.

3 MAGGIO 17-19
I LIBRI DEL SAN CARLO
COME SI RICOSTRUISCE UNA BIBLIOTECA PERDUTA
Tra prestiti, cataloghi, disfacimenti e ricostruzione ripercorreremo la storia della biblioteca antica del San Carlo, per arrivare alla costituzione dell’archivio digitale, grazie alle tecnologie e ai metodi delle Digital Humanities.

31 MAGGIO 17-19
ESSERE GIOVANI NEL SETTECENTO
VITA QUOTIDIANA AL COLLEGIO
Da quali elementi era composto il corredo di un giovane convittore del passato? Quali materie si studiavano in una scuola d’élite di antico regime? Grazie ad un approfondito lavoro di studio delle fonti archivistiche dell’archivio del Collegio si racconteranno la vita quotidiana degli studenti del passato, le vicende tragiche e quelle più leggere.
Le modalità di partecipazione agli incontri di lunedì 4 aprile, martedì 3 maggio e martedì 31 maggio saranno comunicate successivamente.
Per informazioni è possibile scrivere all’indirizzo academy@fem.digital.
“PRESENZA & DISTANZA”
LA SFIDA DI INCLUDERE DURANTE LA PANDEMIA
La pandemia sfida i docenti a costruire una didattica quasi impossibile, che tenga conto delle esigenze di studenti in presenza, negli ambienti della classe, e a distanza, collegati online.
Come si può progettare una didattica efficace in queste situazioni?
Si parte dalla piena consapevolezza che la logica della lezione in presenza non può – e non deve – essere replicata a distanza, ma può essere ri-progettata per rendersi realmente efficace dal punto di vista pedagogico e didattico.
Per questo, abbiamo organizzato un webinar, l’11 febbraio alle 17, dove condividere alcune riflessioni sul come le tecnologie possano costituire una valida risorsa in una situazione ancora molto sfidante.
Interagiremo insieme a voi per conoscere i vostri vissuti e condividere possibili strategie di intervento, sempre considerando come paradigma di riferimento, il modello internazionale dello Universal Design for Learning.
L’evento sarà condotto da Carolina Tironi e Gianni Ferrarese, Inclusion & Technology Experts di FEM.
PRENOTA IL POSTOESCAPE ROOM
PER LA DIDATTICALa escape room nasce come gioco di logica e fenomeno di intrattenimento, ormai molto diffusa sia in Italia che all’estero.
I giocatori, inseriti in un contesto narrativo e attraverso la soluzione di enigmi o la ricerca di indizi in un tempo ben prestabilito, devono riuscire a “fuggire” dalla stanza in cui si trovano.
Vi siete mai chiesti come utilizzare la Escape Room in una progettazione didattica?
Il 16 febbraio alle 17 Elisabetta Nanni, Music Expert per FEM, ne parlerà con Anna Rita Vizzari, docente e autrice di libri sul tema.
Saranno illustrate tipologie, caratteristiche, elementi, risorse ma soprattutto consigli e trucchi per divertirvi insieme alle vostre classi o ai vostri figli.
PRENOTA IL POSTOFONT E DISLESSIA
SOLUZIONI E RIFLESSIONI
FEM consiglia una lettura su un argomento che ci sta molto a cuore: la dislessia. Sul tema FEM lavora ogni giorno, insieme ad esperti, per portare avanti studi e ricerche e permettere, grazie all’uso delle tecnologie, di supportare e garantire un apprendimento efficace a tutti coloro ne siano affetti.
La Dislessia è un disturbo specifico dell’apprendimento che interessa il “dominio specifico lettura”. La persona dislessica fa fatica nel processo di transcodifica, ossia non riesce ad attribuire il senso corretto ai simboli orografici. Ciò si traduce in una lettura meno efficiente considerate le variabili di velocità, correttezza e fluenza.
Garantire l’accessibilità del simbolo “lettera” può essere molto utile per agevolare il processo di transcodifica .
Per un possibile miglioramento della lettura, gli studi sul come dovrebbe essere un font ad alta accessibilità per dislessici non mettono in evidenza prove di efficacia completamente convincenti, sebbene l’utilizzo di specifici font abbia condotto a qualche apprezzabile risultato. Alcune letture sul tema del font si possono trovare sulla pagina di Associazione Italiana Dislessia.
Studi più convincenti si rilevano, invece, sull’efficacia dell’utilizzo integrato delle tecnologie. La maggiore efficacia è riscontrata nei “software drill & practice orientati all’apprendimento fonologico, i software per il riconoscimento vocale ed altri strumenti di supporto alla scrittura elettronica.”
Quali evidenze di efficacia, quindi, su Dislessia e tecnologie? Nel bottone vi proponiamo uno degli studi a riguardo; basta aprire il link e scaricare il pdf.APPROFONDISCI
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