Chissà che una mentalità meno egocentrica non possa aiutarci, singolarmente e come Paese, a navigare il Mondo e questi tempi complessi con maggiore cognizione ed efficacia. Guardando troppo la punta dei nostri piedi abbiamo forse perso il contatto con l’orizzonte e smarrito il senso di questo viaggio. Aiutiamoci, insieme, a riconquistarli questo senso e questa direzione, a partire dalla rinnovata consapevolezza che la diversità dell’altro ci dice, innanzitutto, che siamo tutti esseri umani, ma che ognuno dev’essere umano un po’ a modo suo. Ecco il mio augurio per l’anno che verrà.
— Leggi su www.ilsole24ore.com/art/dire-e-pensare-bizzarra-e-inattesa-relazione-linguaggio-ed-esperienza-mondo-AC900p8