Ministero della Cultura: Capo Rizzuto, dove storia, natura e tutela si incontrano; Pompei, emerge una sala affrescata con iniziazione ai misteri e corteo di Dioniso.

L’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto, la più estesa d’Italia con quasi 15.000 ettari e oltre 42 km di costa, è un vero scrigno di biodiversità e patrimonio subacqueo.

La costa ionica crotonese incanta con promontori, insenature rocciose e acque cristalline.

I siti dell’area protetta di Capo Rizzuto sono stati selezionati dalla Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo, nel progetto Amphitrite, ideato e diretto dall’archeologa Barbara Davidde, che prevede attività di tutela, ricerca, catalogazione e valorizzazione del patrimonio archeologico subacqueo all’interno di cinque Aree Marine Protette italiane.

Tesori sommerse della storia
Le insidiose secche e coste irregolari hanno trasformato Capo Rizzuto in un cimitero di relitti.

  • Presso Capobianco, giacciono due siti con cannoni in ferrocolato del XVII–XVIII secolo: uno disteso su fondale pianeggiante, l’altro concrezionato tra scogli.
  • Davanti alla fortezza di Le Castella, una cava greca sommersa risalente al periodo di Croton (VI–IV sec. a.C.) mostra evidenti tracce di estrazione della calcarenite organogena, usata per colonne e edifici antichi.
  • Il relitto del piroscafo Bengala (1889) riposa a circa 30 metri: si distingue l’elica, le caldaie e a 24 m l’ancora tra lamiere contorte.

L’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto è:

Nel cuore di Pompei, la storia continua a sorprenderci

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Lo scorso febbraio, durante gli scavi nella Regio IX, è riemersa una sala affrescata di straordinaria raffinatezza. Un ambiente privato, decorato con scene mitologiche e nature morte, che restituisce un frammento vivido della vita quotidiana e dei culti domestici dell’antica città.


Tra le figure affrescate si distingue il volto di Dioniso, dio del vino e dei misteri. Un corteo di baccanti, satiri e figure divine prende vita in un affresco straordinario, rivelando una scena di iniziazione antica. Una donna mortale, pronta ad entrare nel mondo dei misteri, accende la torcia della conoscenza.


Un racconto per immagini che ci conduce in un mondo sospeso tra sacro e profano, riti antichi e bellezza senza tempo.


🎥 Tra i momenti più significativi dell’anno, una scoperta che rinnova il dialogo tra passato e presente.

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Pubblicato da Marzia Vacchelli

Stiftungslektorin Fachrichtung Romanistik, Universität des Saarlandes, Erasmus+ Evaluator, Teacher Trainer, già Collaboratrice del Dirigente Scolastico e Docente di Lingua e Cultura Tedesca presso il Liceo Veronica Gambara di Brescia.

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